Tina Cacciaglia
Nata a Napoli e laureata in Sociologia, vive da molti anni a Salerno. Dopo aver pubblicato racconti su riviste: L’isola, Il Vescovado, Il Giornale di Cava, Grazia, Il Denaro, e aver vinto vari concorsi. Ha pubblicato alcuni romanzi:
“Il sussurro di Vico Pensiero” vincitore del concorso nazionale del 2011( Festival della Letteratura di Mantova) Io Scrittore indetto dal Gruppo Mauri Spagnol è stato pubblicato dagli stessi in ebook nel 2012. Nel maggio 2013 lo stesso noir in versione cartacea è stato pubblicato dalla Runa Editrice di Padova e presentato per la prima volta al Salone del Libro di Torino e successivamente al Sugarpulp di Padova.
“La Signora della Marra” romanzo storico già segnalato per merito al Premio Calvino 2009 è stato pubblicato nel dicembre 2013 dalla Runa Editrice. Il libro con la prefazione di Giuseppe Giorgio e la quarta di copertina di Maurizio de Giovanni venne presentato alla prima edizione di Salerno Letteratura. Vincitore del Premio Iride Città di Cava de’ Tirreni XXXI edizione 2014.
“Gemma” racconto storico noir ambientato nella Salerno Longobarda, facente parte dell’antologia “Corte nera” pubblicata nel giugno 2014 dalla Runa Editrice e presentata per la prima volta a Salerno Letteratura 2014 e in seguito al Sugarpulp di Padova, i cui diritti sono stati ceduti per la trasposizione cinematografica del racconto per un corto in corso di esecuzione. L’antologia “Corte Nera” vince il premio: Raccontami la Storia 2015.
“La Conciliatrice”, noir sul tema della violenza domestica, pubblicato dalla Walkabout Literary Agency ad aprile 2016 in ebook.
“Mitta-storia di una capuzzella” romanzo storico pubblicato a giugno 2016 dalla Runa Editrice, presentato a Salerno Letteratura 2016.
“L’Ultima Testimone” noir pubblicato a febbraio 2018 da Amarganta editrice
Collabora stabilmente alla pagina La lettura del quotidiano di Salerno: La Città.
Sinossi
Un’indagine per omicidio è il pretesto per raccontare dolci e tormentati amori lontani nel tempo e nascosti nel buio della memoria delle protagoniste.
Anita Balzo ha quasi novant’anni e passa la maggior parte del suo tempo in una tranquilla casa di cura per anziani con un’unica certezza: sa di essere stata e di essere ancora una donna intelligente. Quando il commissario di polizia Carlo Lofrate interroga una sua vicina di letto, Laura Corsi, a proposito di un misterioso cadavere rinvenuto nel villino dove ha vissuto per decenni, qualcosa scatta nella mente di Anita. Grazie alla nipote Adriana e ai contatti che ancora possiede, Anita cerca di dare un nome al corpo privo di nome, senza disdegnare di raccogliere i vaneggiamenti di Laura la cui mente è devastata dall’arterosclerosi.
Nel romanzo si alternano in un galoppante turbinio le dinamiche della clinica, le regole del mondo di fuori, l’universo scomparso che ha accolto Anita e Laura nel pieno vigore e quanto di esso ancora rimane, trascinando il lettore nel passato e nel presente con piacevolezza e curiosità. La finezza con cui sono cesellati i protagonisti, la delicatezza frammista a un’inedita vivacità con cui il mistero di oggi si mescola ai segreti celati dal tempo, rendono “L’ultima testimone” un romanzo godibile, magico, raffinato e inaspettatamente sensuale.