(Caravaggio, San Matteo e l’angelo)
La festa del santo ricorre il 21 settembre. Ogni anno nella città di Salerno viene festeggiato come patrono con una solenne processione che attraversa il centro storico. Accanto a lui sfilano altri cinque santi, San Giuseppe, il papa San Gregorio VII, morto in esilio e seppellito a Salerno, i martiri San Gaio, Sant’Ante e San Fortunato, che – nonostante rappresentino tre figure maschili – sono chiamati tradizionalmente “le sorelle di Matteo”, confondendoli con Sant’Archelaide, Santa Tecla e Santa Susanna, anche loro martiri del III secolo[12]. Il capoluogo campano, fino al secondo dopoguerra, usava ricordare ogni anno il miracolo avvenuto nel 1544. Secondo quanto viene tramandato nel narrare il miracolo, fu solo grazie all’intervento del Santo Patrono che la città di Salerno riuscì a salvarsi dall’attacco dei pirati saraceni. È venerato anche a Casal Velino (SA) nella frazione Marina dove le spoglie dimorarono per circa 4 secoli presso l’odierna cappella di San Matteo “ad duo flumina”. La festa si articola in due giorni: 20 e 21 settembre. La sera del 20 con i solenni vespri e il giorno 21 con la solenne processione per le vie della città con il simulacro del Santo.
In occasione di tale importante, sentita e partecipata festa religiosa per la cittadinanza di Salerno, la prof.ssa GIULIA MARIA BARBARULO, ha voluto convergere il proprio acume verso il SANTO, dedicandogli alcuni suoi appassionati versi di seguito pubblicati integralmente:
Giulia Maria Barbarulo, cilentana d’origine, ha insegnato materie letterarie nelle scuole superiori. Vive a Pellezzano (Sa), da sempre scrive e compone liriche , che sanno emozionare il cuore e l’anima. I suoi libri di poesie, hanno vinto innumerevoli riconoscimenti, tra i quali il premio Canepa, nel 2001, alla Fiera del Libro di Torino.
Ha detto di lei il PROF. Francesco d’Episcopo (docente, ha insegnato Letteratura Italiana e Critica letteraria e letterature comparate, spendendo la maggior parte dei suoi studi nell’Umanesimo e nella letteratura meridionale. Cacciatore di scrittori, storico e critico letterario, giornalista, critico d’arte ed attivo promotore culturale ed editoriale. Presso le Edizioni Scientifiche Italiane di Napoli, dirige la collana Biblioteca del Molise e del Sannio) :
” Giulia Maria Barbarulo, scoperta salernitana di chi scrive, si segnala come una nuova, autentica promessa e certezza della nostra poesia “.
Prof.ssa Giulia Maria Barbarulo tel. 0891334646
Email: giuliamariabarbarulo@hotmail.it