«MASSIMO SESTINI, senza ombra di dubbio, è il più famoso paparazzo italiano. Per rubare uno scatto è disposto a tutto: si traveste, si nasconde, vola in elicottero. “Ogni tanto ho preso anche una montagna di botte” confessa. “È una forma di giornalismo. È raccontare attraverso immagini vere quello che gli altri vogliono nascondere”. La sua foto più famosa? “Lady Diana in bikini al mare nel 1991. Il primo due pezzi di una dinastia reale”. Il suo “furto” più ardito? “I funerali di Stefano Casiraghi, con Carolina in lacrime”. E nella cronaca? “La strage del Rapido 904 a Firenze nell’84. Mi nascosi tra un gruppo di magistrati e riuscii a fotografare quello che nessuno avrebbe più fotografato. I carabinieri mi sequestrarono tutto ma non i rullini che avevo nascosto nei calzini. Stern fece la copertina con le mie foto. Wojtyla che nuotava in piscina a Castelgandolfo fu un vero colpo. » (da un’intervista di Repubblica).
• La sua prima mostra nel 2008.
Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Il maestro Sestini ad Anzio, nell’ambito di un’importante manifestazione culturale organizzata dalla brava Art director Lisa Bernardini e dedicata alle eccellenze italiane in campo culturale ed artistico. In tale occasione lo straordinario Massimo è stato premiato proprio per la sua genialità in campo fotografico dal celebre giornalista Mediaset Antonio Pascotto. Ebbene, Vi confesso che, a prescindere dell’indiscutibile ed acclarato talento professionale, ho avuto la netta percezione, dialogando con lui, che egli è dotato anche di grande spessore umano, di gentilezza, intelligenza, disponibilità e bontà d’animo……Complimenti caro Massimo Sestini e scusami per i miei modesti, amatoriali ed inadeguati scatti fotografici che ti ho voluto dedicare. Con grande ammirazione e stima Francesco Grillo. Vietri sul mare (Sa), 22/09/2018.